PREMI E ARTISTI

Enric Majoral

Enric Majoral Castells è nato a Sabadell (Barcellona) nel 1949. Nel 1972 si trasferisce a Formentera, dove inizia a lavorare come orafo autodidatta. Nel 2007 ha ricevuto il Premio Nazionale dell’Artigianato dal Ministero dell’Industria e nel 2008 il MAD NY (Museum of Arts and Design di New York) ha acquisito due gioielli della serie Joies de sorra per la sua collezione permanente.

La cultura mediterranea ancestrale, e quella dell’isola di Formentera in particolare, costituisce la base dell’universo di Majoral: dalla natura all’architettura, dai gioielli tradizionali ai modi di vita e ai miti, nonché ai modi di vita di una cultura antica e persistente. Enric Majoral unisce questo substrato antropologico alla modernità e alla cultura urbana, instaurando un dialogo tra tradizione, innovazione e sperimentazione. Tra intuizione, espressione e razionalità tecnologica e concettuale.

Dal 2013 è distributore di oro Fairmined. L’estrazione di questo oro avviene attraverso pratiche responsabili e controllate per quanto riguarda l’uso di prodotti tossici, minimizzando il più possibile l’impatto sull’ambiente.

Lorenzo Pepe

Nato a Milano nel 1969, vivo a Formentera, nelle Isole Baleari, dal 1997. Da molti anni sviluppo una ricerca formale sul design degli esseri viventi applicato alla gioielleria e alle arti plastiche. Il mio lavoro è fortemente influenzato dalla vita marina e dall’ambiente mediterraneo. Sono molto interessata a un’estetica basata sulla presenza del tempo nell’aspetto dei gioielli.

Dalle forme naturali degli esseri viventi cerco di isolare e proporre nel mio lavoro gli elementi che sono in grado di interpretare soprattutto sentimenti di forza ed equilibrio. Cerco di esprimere una certa “presenza” o un certo carattere “sacro” della vita in tutte le sue manifestazioni, particolarmente evidente nelle forme più semplici e umili: muschi, licheni, spugne, diatomee, radiolari, ecc….

Oggetti e gioielli pieni di Eros, inteso come spinta verso la vita. Un Eros della natura come origine di ogni sacralità. La materia vivente come corpo divino, il mondo come sede di tutti i Numen. Eros e sessualità come conoscenza, comunione e celebrazione. La vita come abbondanza, ricchezza, molteplicità, varietà. Per una carnalità della conoscenza, per una filosofia “fisiologica”. Sacro è il mondo, divina è la terra e tutti gli elementi che la compongono.

Sol Courreges Boné

Creando opere di riciclaggio a Formentera da anni.

Non so se quello che faccio è arte, per me riciclare e creare vanno di pari passo!

E non lo faccio come lavoro ma come stile di vita, non mi sembra di lavorare, provo un tale piacere che non riesco a smettere, è la mia vita, è la mia essenza, non potrei fare altro.

Álvaro Mendoza 

Sono nato a Santa Marta (Colombia) nel 1964. Architetto e pittore.

Vivo a Formentera dal 2008, dove sono arrivato per collaborare a un progetto di interior design.

Il vento, la topografia rocciosa, l’austerità dell’isola sono la ragione per viverci.

Da bambino passavo il tempo a osservare le mutevoli geometrie delle piastrelle idrauliche della casa dei miei nonni. Oggi, nella pittura, il tempo è un’eternità.

Raquel Caramazana Bocanegra

RAQUEL CARAMAZANA BOCANEGRA (Spagna, León)

Nata in un piccolo villaggio della regione del Bierzo, ha studiato Belle Arti all’Università di Salamanca, specializzandosi in pittura. Ha trascorso tre anni in Italia formandosi come graphic e web designer. Arrivata a Formentera 12 anni fa per lavorare come designer freelance, qualche anno dopo ha iniziato a dedicarsi esclusivamente al disegno, lasciando da parte l’attività di designer. Il suo lavoro si concentra su disegni realistici in nero, bianco e ocra realizzati con rotring su legno. Attualmente ha un negozio a Sant Francesc, chiamato Figuera de pic, dove si possono vedere i suoi lavori.

Fran Lucas Simón

Fran Lucas Simón (Cuenca, 1982)
Cresciuto a Valencia, mi sono stabilito a Formentera più di dieci anni fa. Sebbene mi sia laureata in Belle Arti presso l’Università Politecnica di Valencia, è sull’isola di Formentera che ho iniziato a sviluppare il mio lavoro di artista plastico, dove ho costruito un linguaggio artistico che è un dialogo tra diversi materiali di varia origine sia pittorici che di recupero che trovo sia naturali che pezzi di oggetti che hanno smesso di avere un uso, per assemblarli e dare forma al mio lavoro.

Sono stato molto emozionato quando mi è stato chiesto di creare un pezzo per il Formentera Film Fest. Mi considero un appassionato di cinema.

La proposta del festival fin dalla sua prima edizione è stata una grande iniziativa di cui mi dichiaro fan. In tutte le edizioni hanno riempito l’isola di cinema, cultura, arte e vita e questo è molto apprezzato.

Simona Colzi

Sono Simona Colzi, artigiana e artista tessile. I miei lavori nascono dal fascino per la natura, il colore, le texture, l’artigianato e l’unicità delle cose, soprattutto quelle vecchie. Nascono da lunghe passeggiate per l’isola osservando, scegliendo e raccogliendo foglie e fiori da tingere e stampare nel modo più naturale possibile, trasferendo le texture della natura su tessuto e carta, combinando pigmenti e tannini vegetali con creatività e sperimentazione artistica, unendo design, arte ed ecologia. Trovando l’alchimia perfetta tra qualità, sostenibilità ed estetica.

Foglie, steli, radici, corteccia, petali e pistilli. Formentera e il suo mare, la sua natura, la sua calma. Tecniche ancestrali che ne catturano l’essenza, ne stampano le tracce, ne spremono i colori e ne evocano l’aroma. Texture vivaci che emergono su tele bianche e danno vita a pezzi unici come la natura stessa.

Ognuno di questi pezzi è un omaggio alla natura e a Formentera e un invito a godere del suo ambiente più selvaggio. È un omaggio alla sua immensa bellezza, alla sua unicità, alla sua fragilità.

Pamela Spitz

Pamela ha fatto il suo primo viaggio sull’Oceano Atlantico quando aveva solo due mesi, nel 1975, e ha lasciato Monaco per vivere in Ecuador per i cinque anni successivi. Da quel momento in poi, ha stabilito un ritmo quinquennale di cambiamenti di luoghi e di lingue. L’unico posto che chiamerebbe casa fin dall’infanzia, dove è cresciuta negli anni ’80, è l’isola di Formentera.

Berlino è diventata la sua base principale nel 1995, nel momento e nel luogo giusto per vivere la selvaggia era post-muro. Nel 1999 ha iniziato il suo primo lavoro nel giornalismo come photo editor presso il quotidiano tedesco DIE ZEIT.

Nel 2000 ha acquistato la sua prima fotocamera Hasselblad e si è trasferita a Madrid per lavorare come fotografa di ritratti, dove ha vissuto fino al 2005. Da allora non ha mai smesso di fotografare.

Berlino è risorta dalle ceneri per diventare il centro europeo degli avventurieri e degli imprenditori. Pamela ha lavorato per EL PAÍS e altri media spagnoli coprendo storie in tutta la Germania e in seguito è diventata capo fotografo del mensile dedicato all’arte e alla cultura calcistica 11FREUNDE. Insieme ad altri colleghi, ha gestito per sei anni una galleria di fotografia contemporanea chiamata PAVLOV’S DOG a Berlino. Attualmente lavora per DIE WELT e WELT AM SONNTAG.

Per vent’anni ha girato il mondo percorrendo i sentieri con lo zaino in spalla insieme al marito, imparando a sopravvivere nella natura. Poi, divorziata, ha camminato da sola. Ora nuota e pratica yoga, poiché le escursioni non sono più possibili a causa del morbo di Parkinson di cui soffre dal 2016.

Nel suo blog scrive dei suoi viaggi e della sua vita con Mr P, Mr Parkinson.

Durante la pandemia, nel 2021, ha deciso di tornare alle sue radici, lasciare Berlino e trasferirsi a Formentera.